Nella formazione della Grande Berlino, l’1 ottobre 1920, erano sorte nella Marca del Brandeburgo dieci exclavi berlinesi (dal punto di vista del territorio circostante inclavi), che appartenevano dal punto di vista amministrativo a Berlino, però si trovavano al di fuori del territorio cittadino. Gli accordi stipulati dagli alleati nel Protocollo di Londra sull’occupazione della Germania si basavano sui vecchi confini amministrativi tedeschi. Perciò questi territori – che appartenevano casualmente tutti a distretti di Berlino Ovest – rimasero delle enclavi anche dopo il 1945, prima all’interno della zona di occupazione sovietica e poi, dal 1949, all’interno della RDT.
Exklaven nach 1945
- Falkenhagener Wiese (S) 45,44 ha
- Wüste Mark (Z) 21,83 ha
- Laszinswiesen (S) 13,49 ha
- Steinstücken (Z) 12,67 ha
- Große Kuhlake (S) 8,03 ha
- Nuthewiesen (Z) 3,64 ha
- Fichtenwiesen (S) 3,51 ha
- Finkenkrug (S) 3,45 ha
- Erlengrund (S) 0,51 ha
- Böttcherberg (Z) 0,3 ha
(S) = appartenenti al distretto di Spandau
(Z) = appartenenti al distretto di Zehlendorf
Da questa situazione risultarono problemi di diritto di sovranità che portavano continuamente a dei conflitti. Così a Steinstücken, l’unica exclave abitata, l’accesso, che era possibile solo passando per il territorio della RDT, fu ostacolato e questo portò a ripetuti scontri tra le autorità della RDT, gli abitanti e rappresentanti dell’Amministrazione (Senat) berlinese e degli alleati americani.
Inoltre l’intervento violento nella struttura urbana cresciuta in loco attraverso l’edificazione del Muro di Berlino aveva avuto conseguenze negative per i collegamenti e la pianificazione delle vie di comunicazione da tutte e due le parti. A ciò si aggiungeva il “rischio alla sicurezza” dal punto di vista del governo della RDT che derivava – nella logica del regime di confine – da un tracciato del confine non ben controllabile.
Per questo rispondeva a un interesse di tutte e due le parti un primo accordo di questi problemi raggiunto nel 1972, nell’ambito dell’Accordo delle quattro potenze. Nella parte II C e nell’allegato III 3 dell’accordo si definiva che “i problemi delle piccole enclavi, compresa Steinstücken e altri piccoli territori, si possono risolvere attraverso scambi di territorio”. I regolamenti concreti li avrebbero poi dovuti stipulare le “autorità tedesche competenti”. L’accordo conteneva inoltre una clausola di sviluppo, l’art. 6, che rendeva possibili ulteriori accordi nel futuro.
Già il 3 settembre 1971, il giorno della firma dell’Accordo delle quattro potenze il Comando alleato autorizzò l’Amministrazione (Senat) di Berlino Ovest a intavolare trattative corrispondenti con il governo della RDT. Questi colloqui portarono il 21 dicembre del 1971 alla firma dell’ Accordo sul regolamento delle exclavi per mezzo dello scambio di territori, che entrò in vigore il 3 giugno 1972 insieme all’Accordo delle quattro potenze. Su questa base alla RDT fu riconosciuta complessivamente una superficie di 15,6 ha, a Berlino Ovest invece superfici per 17,1 ha. La superficie più significativa era l’accesso di 2,3 ha a Steinstücken, che il 30 agosto 1972 ricevette un collegamento stradale diretto con il distretto di Zehlendorf. Come compensazione del valore l’Amministrazione (Senat) pagò al governo
della RDT 4 milioni di DM. In un secondo regolamento integrativo del 21 luglio 1972 l’Amministrazione (Senat) e il governo della RDT inclusero nello scambio di territori concordato il 20 dicembre del 1971 anche un’area di 8,5 ha all’ex stazione di Potsdamer Bahnhof, appartenente a Berlino Est. La RDT ricevette 31 milioni di DM per quest’area.
Pur non riguardando un vero e proprio scambio di territori fa parte di questo contesto anche l’accordo di massima stipulato il 21febbraio 1974 tra l’allora Amministrazione per l’edilizia e le abitazioni civili del Senat (Senatsverwaltung für Bau- und Wohnungswesen) di Berlino Ovest e la Direzione della Ferrovia imperiale (Reichsbahn) di Berlino (RDT) sulla cosiddetta Südgelände Schöneberg. Questo territorio di più di 68 ha si trova tra la stazione Anhalter Bahnhof nel distretto di Kreuzberg e la collina Insulaner nel distretto di Schöneberg ed era amministrato dalla direzione della Reichsbahn (DR, Ferrovia imperiale tedesca). In uno scambio di lettere del 24. gennaio 1980 l’amministrazione centrale della Reichsbahn nel Ministero delle vie di comunicazione della RDT e l’Amministrazione (Senat) di Berlino Ovest concretizzarono misure che prevedevano compensazioni alla costruzione di un nuovo scalo merci meridionale con impianti di smistamento delle merci: il
permesso alla demolizione, ristrutturazione e nuova costruzione di stazioni e tratti della S-Bahn, la costruzione di un’autostrada tangenziale (la tangenziale ovest) lungo il tracciato della S-Bahn della Wannseebahn, l’ampliamento di strade preesistenti, tra le altre la tangenziale sud nella zona di Sachsendamm, la cessione dell’ex area ferroviaria ad Anhalter Bahnhof per l’uso urbanistico. Il mutamento delle prognosi del fabbisogno del traffico merci e resistenze politiche interne, specialmente contro le misure stradali, impedirono che questi piani venissero realizzati. L’unificazione del 3 ottobre 1990 richiese poi un orientamento sostanzialmente nuovo cosicché gli accordi e i piani originari divennero superflui. Oggi l’area viene usata come un
parco naturale pubblico.