Quello che è in generale noto e viene presentato dai media in tutto il mondo come il “Muro di Berlino” era il muro di sbarramento anteriore, rivolto verso Berlino Ovest. Passava al confine del settore sovietico lungo i confini dei quartieri stabiliti nel 1921 per la “Grande Berlino”. Solo ai corsi d’acqua ed agli impianti ferroviari il confine politico e la posizione del primo Muro di sbarramento si scostavano nettamente l’uno dall’altro. Inoltre dopo il 1961 si giunse a scambi di territori in alcune zone di confine.
Solo al Muro di Berlino tra il 1961 und 1989 almeno 136 persone sono state uccise o hanno perso la vita in immediata connessione con il regime di frontiera della RDT: 98 fuggiaschi, che sono stati uccisi a fucilate, hanno avuto incidenti mortali o si sono tolti la vita; 30 persone di Berlino Est e Ovest che non avevano intenzioni di fuggire e che sono stati uccisi o hanno avuto incidenti mortali; 8 soldati delle truppe di frontiera della RDT che sono stati uccisi in servizio da disertori, camerati, fuggiaschi o da un poliziotto di Berlino Ovest. Inoltre almeno 251 persone in viaggio dall’est o dall’ovest sono morte prima, durante o dopo controlli ai passaggi di confine berlinesi. Sono innumerevoli le persone che sono morte per dispiaceri e disperazione causati dagli effetti della costruzione del Muro sulla loro vita.
Cominciando al confine politico verso Berlino Ovest, fin dal 13 agosto 1961, gli impianti di sbarramento sul territorio di Berlino Est vennero continuamente perfezionati e si svilupparono sempre di più, diventando a poco a poco un sistema di “protezione” profondamente strutturato. Anche la realizzazione edilizia del “Muro di Berlino” tra il 1961 e il 1989 è stata modificata in molte sezioni addirittura per 4 volte. Il muro anteriore, verso Berlino Ovest, aveva un’altezza di fino a 3,60 metri. Al di fuori del territorio della città l’elemento di sbarramento anteriore venne realizzato anche come recinto metallico.