Monumento del Muro all‘edificio Marie-Elisabeth-Lüders-Haus
Dalla costruzione del Muro il 13 agosto del 1961 singole persone, associazioni private e istituzioni pubbliche hanno raccolto informazioni su persone che morirono nel tentativo di fuggire. Queste meritevoli ricerche di molte persone impegnate costituiscono la base delle indicazioni numeriche riportate nel Monumento del Muro.
Non vennero uccise persone solo a Berlino e a tutto il confine tedesco interno nel tentativo di fuggire, ma anche molte altre che cercarono di fuggire oltre il Mar Baltico oppure attraverso il confine tedesco esterno. Altri ancora vennero arrestati già nel corso della preparazione della fuga e vennero uccisi in un’esecuzione o in altro modo. Addirittura persone che si sentivano al sicuro dopo la loro fuga in occidente vennero uccise in un contesto di presunta sicurezza oppure riportate con la forza nella RDT e lì uccise. Morirono nel corso di tentativi di fuga al Muro anche soldati dell‘ Armata popolare nazionale e delle forze armate dell’URSS.
I casi conosciuti ed accertati fino a quel momento sono stati riportati sul segmenti del Muro ordinandoli secondo il loro numero nell’anno corrispondente (stato al dicembre 2003).
Ben Wagin ha messo al sicuro i segmenti di muro e li ha completati con le indicazioni numeriche. Stephan Braunfels, l’architetto dell‘ edificio Marie-Elisabeth-Lüders-Hauses, lascia che i segmenti seguano il percorso originario del Muro penetrando nell’architettura e tagliandola come un doloroso corpo estraneo.
(fonte: Deutscher Bundestag / Parlamento tedesco)