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Monumenti di Berlino
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Progettata nel 1740 con l’intento di farne un gioiello dell’Illuminismo umanistico prussiano, la piazza (inizialmente chiamata Kaiser Franz Joseph Platz) porta oggi il nome di August Bebel, co-fondatore del Partito Socialdemocratico (SPD).
Secondo il visionario progetto di Federico il Grande, la piazza, poco distante dal Palazzo Reale, sarebbe dovuta diventare il punto focale del Forum Fridericianum, un grandioso centro artistico e intellettuale ispirato alla Roma antica, per la cui realizzazione furono costruite anche l’Alte Königliche Bibliothek (Biblioteca Reale), la Staatsoper Unter den Linden (l’Opera, eretta nel 1741-2) e la St-Hedwigs Kathedrale. I costi degli sforzi bellici, però, prosciugarono le casse dello Stato e resero impossibile il completamento del progetto.
Oggi, purtroppo, la piazza è ricordata soprattutto per il primo rogo pubblico di libri dell’epoca nazista (10 maggio 1933), avvenuto a pochi metri dall’Università Humboldt, dove lo studente Karl Marx fu allievo di Hegel. Il rogo, durante il quale furono dati alle fiamme oltre ventimila volumi di autori “sovversivi”, tra cui Karl Marx, Berthold Brecht e Thomas Mann, fu concepito come azione dimostrativa e ammonimento contro gli oppositori del Nazismo.
A memoria dell’evento sorge oggi la Versunkene Bibliothek (biblioteca affondata), il monumento di Micha Ullmann, costruito al di sotto del piano stradale, che rappresenta una biblioteca di 50 mq con gli scaffali completamente vuoti.
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