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È convinzione diffusa che la Torre della televisione di Berlino sia alta 365 m – un metro per ogni giorno dell’anno – e che sia stato proprio Walter Ulbricht, presidente della Repubblica Democratica Tedesca dal 1960 al 1973, a scegliere questo numero affinché ogni bambino potesse facilmente ricordarlo. In realtà l’altezza effettiva della torre è di 368 m.
I lavori per la realizzazione della torre furono avviati negli anni ’50 del secolo scorso e la struttura vera e propria fu eretta tra il 1965 e il ’69, con il preciso scopo di farne la più alta torre televisiva d’Europa, seconda solo a quella di Mosca. A firmarla furono gli architetti della Germania est Fritz Dieter, Günter Franke e Werner Ahrendt.
Negli anni della divisione, si rese necessario dotare Berlino est di un proprio sistema televisivo e – secondo Ulbricht - la grande torre, nel centro della città, sarebbe stata un simbolo evidente di questa “autonomia”. Oggi la torre è una popolare attrazione, per i turisti e per i berlinesi, e vanta oltre un milione di visitatori l’anno. L’ascensore raggiunge l’altezza di 200 m in 40 secondi. A 203 m si trova invece la piattaforma panoramica e a 207 il ristorante, dove si possono consumare – a un prezzo ragionevole - un pasto, uno spuntino o un semplice caffè ruotando a 360 gradi, ogni 60 minuti, attorno all’asse centrale della torre. Nelle giornate limpide è un modo gradevole per dominare con lo sguardo Berlino e Brandenburg.
La torre è costituita da una colonna di cemento alta 250 m, sormontata da un’antenna a righe bianche e rosse. La punta, alta 3 m, è stata sostituita nel 1997. La sfera, rivestita da 140 pannelli d’acciaio, contiene sette piani, tutti aperti ai visitatori.
La seconda leggenda che aleggia intorno alla torre narra che la struttura mirava a diventare un simbolo della superiorità tecnologica della Germania est, ma il destino giocò un brutto scherzo, gettando nell’imbarazzo le autorità: nei giorni di sole, sulla grande sfera si creava infatti un gioco di luci tale che sulla superficie d’acciaio appariva in modo evidente una gigantesca croce, “vendetta divina”, si disse, contro chi aveva rimosso i crocifissi dalle chiese.
Ma il vero momento di gloria della torre sarebbe arrivato invece nel 2006, quando in occasione dei Mondiali di calcio la sfera fu rivestita di argento e magenta e trasformata in un gigantesco pallone: simbolo perfetto dell’evento.
Nei pressi della torre, oltre a un centro espositivo e a un ristorante, sorge la Neptunbrunnen (fontana di Nettuno) che precedentemente era stata collocata in Schlossplatz, realizzata come dono della città di Berlino all’imperatore Guglielmo I. Le quattro figure femminili simboleggiano i quattro grandi fiumi dell’impero prussiano: Reno, Elba, Oder e Vistola.
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