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Musei a Berlino
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Il pittore impressionista Max Liebermann (1847-1935), presidente dell’Accademia Prussiana delle Arti fino al 1932, fu uno dei personaggi più influenti dei suoi tempi e visse qui, circondato da un lussureggiante giardino che divenne spesso il soggetto dei suoi quadri.
Il pittore impressionista Max Liebermann (1847-1935), presidente dell’Accademia Prussiana delle Arti fino al 1932, fu uno dei personaggi più influenti dei suoi tempi e visse qui, circondato da un lussureggiante giardino che divenne spesso il soggetto dei suoi quadri. La villa faceva parte della “colonia Alsen”, l’esclusivo quartiere fondato nel 1863 dal banchiere Wilhelm Conrad, desideroso di creare una versione altoborghese della residenza imperiale di Sans Souci (Potsdam). La villa di Max Liebermann fu confiscata dai nazisti nel 1933, sorte che toccò a molte altre case della colonia Alsen, come Villa Minoux, dove si svolse la tristemente nota Conferenza del Wannsee.
Una visita a questa “piccola Versailles”, come l’artista amava chiamarla, permette di conoscere l’opera, la vita e l’epoca in cui visse Liebermann. Un restauro accuratissimo, costato 280 mila euro, ha infatti restituito la casa e il parco circostante al loro storico splendore, che ispirò a Liebermann oltre 200 dipinti e 400 opere. La pittura di Liebermann rappresenta la transizione dal Naturalismo all’Impressionismo di fine Ottocento e in quell’epoca rivestì un ruolo centrale nel dibattito sulla pittura moderna in Germania.
L’artista fondò e fu il primo presidente della Secessione berlinese, che si opponeva alle restrizioni imposte dalla politica culturale guglielmina. In qualità di presidente dell’Accademia prussiana delle Arti (1920-1932) divenne una figura di spicco, nota a livello internazionale. Era un uomo dalla battuta pronta e da quel gusto tipicamente berlinese per l’umorismo pungente. Rimase sempre una figura controversa, “sospetta” per le sue idee liberali e la cultura così legata al contesto francese. In quanto ebreo di idee liberali, divenne un bersaglio della propaganda politica nazista. Il fatto che Liebermann, artista ebreo, fosse stato incaricato di realizzare il ritratto ufficiale del presidente von Hinderburg fece infuriare i nazisti.
Quando gli artisti ebrei furono esclusi dalla Reichskulturkammer (Camera della cultura) fu costretto a dimettersi dalla presidenza dell’Accademia e assunse con amarezza la carica di presidente della Kulturbund der Deutschen Juden (associazione culturale degli ebrei tedeschi). La visita alla villa permette di entrare nelle stanze private e nello studio dell’artista, di passeggiare nel parco, fino al Padiglione del tè, alla meridiana o alla panchina. Nel soggiorno e nella camera da letto dell’artista sono esposti alcuni suoi dipinti. Una fetta di torta e un caffè nella terrazza affacciata sul lago saranno un gradevole pretesto per assaporare la quiete di un lungo pomeriggio estivo.
Sono disponibili audio guide per bambini.
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